• 5 Aprile 2020

Serie A TIM 2019/20: PPDA & PPDA Against

Serie A TIM 2019/20: PPDA & PPDA Against

Serie A TIM 2019/20: PPDA & PPDA Against 750 375 BTL | Behind The Line

Nella miriade di dati messi a disposizione dalle varie aziende che si occupano di raccogliere dati e statistiche sul calcio (ricordiamo che noi useremo, salvo diverse indicazioni, sempre i dati estrapolati da Wyscout) c’è un indice inventato nel 2014 da Colin Trainor che misura in modo più o meno preciso, l’intensità di pressing portato (o subito nella sua versione Against) da una squadra: questo parametro prende il nome di PPDA (Passes allowed Per Defensive Action).
Citando la definizione data in merito dal noto portale Ultimo Uomo, “il PPDA non è altro che il rapporto tra il numero di passaggi effettuati dalla squadra che imposta e il numero di azioni difensive (tackle, intercetti, duelli vincenti e falli) compiute dalla squadra che aggredisce senza palla. Più basso è il valore di questo indice, più alta sarà la pressione applicata dalla squadra oggetto di valutazione sull’avversario in possesso”.
Per quanto riguarda il PPDA Against invece, più basso è il valore più vuol dire che quella squadra è stata pressata quando era in possesso della sfera e viceversa. Va precisato inoltre che, le azioni considerate nel calcolo di questo indice (sia quelle difensive, sia quelle effettuate dalla squadra che ha il controllo del pallone) sono quelle che avvengono nell’ultimo 60% di campo della squadra avversaria (sostanzialmente rientrano in questo parametro solo le azioni realizzate negli ultimi 35-40m di campo).

Sia chiaro, il solo valore di PPDA è un dato quantitativo e come tale, non fornisce una fotografia completa al 100% della situazione (non dice infatti, ad esempio, come viene portato il pressing) ma è sicuramente un indice utile per capire, a grandi line, se una squadra ha la tendenza di portare una pressione organizzata alta oppure se è più propensa a lasciar giocare gli avversari fino alla linea di metà campo o giù di lì. Un’idea per rendere più completo ed esaustivo questo dato, può essere ad esempio quello di compararlo con il numero di palloni recuperati (persi in caso di PPDA Against) nella porzione di campo presa in oggetto.
Oppure, in sede di analisi dell’avversario, è utile verificare se, in caso di valore PPDA molto basso, effettivamente la squadra in esame tende a portare una pressione alta oppure se quel dato è in realtà stato “falsato”: può capitare infatti che la compagine in esame abbia giocato contro squadre che salivano portando palla al piede molto spesso, e che quindi effettuavano ben pochi passaggi nella propria metà campo, nonostante magari una pressione avversaria del tutto assente (quindi in breve avendo fatto gli avversari pochissimi passaggi, il valore PPDA della squadra analizzata sarà molto basso anche se magari non ha fatto assolutamente pressing; ovviamente nel corso di un campionato questa varianza tende a diminuire a il dato assume più affidabilità con l’aumentare delle gare disputate).

In ogni caso, una volta fatte queste dovute premesse, andiamo ad analizzare i grafici riportanti gli attuali valori di PPDA e di PPDA Against di tutte e venti le squadre della Serie A TIM 2019/20 (ricordiamo che i valori sono aggiornati al 26esimo turno, ultima giornata disputata prima dello stop forzato a causa del Covid-19).

PPDA

Grafico PPDA della SERIE A

Figura 1 – Clicca per ingrandire

Alzi la mano chi lo avrebbe detto prima di vedere i dati: Torino e Bologna sono le squadre che fanno più pressing alto di tutta la Serie A. Sorprendono decisamente meno invece Juventus e Atalanta che occupano rispettivamente terzo e quarto posto di questa speciale graduatoria e, non a caso, il loro stile di gioco prevede una pressione avanzata degli avversari, spesso anche immediata dopo aver perso il controllo della sfera. Alle loro spalle si piazza quella che forse è la più grande sorpresa di questa stagione, l’Hellas Verona di Juric.
Tra le squadre che invece occupano la parte bassa di questa classifica, con valori ben più alti rispetto alla media campionato (10,83), a coloro che sono “meno informati” magari può fare un po’ strano trovare la Lazio addirittura diciottesima: andando però ad analizzare il gioco messo in pratica dagli uomini di Simone Inzaghi, effettivamente si riscontra una scarsa pressione alta, soprattutto nei primi 30 metri di campo e pertanto il valore PPDA non poteva che essere decisamente alto.

PPDA AGAINST

Grafico PPDA Against della SERIE A

Figura 2 – Clicca per ingrandire

Come detto in apertura, il PPDA Against è sostanzialmente un indice che ci fa capire, in maniera più o meno precisa, quali sono state le squadre che sono state più pressate alte e quali invece hanno avuto più tempo per organizzare la loro manovra e che quindi hanno effettuato più passaggi in fase di costruzione bassa.
In testa alla classifica troviamo, con un valore di circa un punto più basso rispetto alla seconda, il Brescia: la compagine lombarda è stata quindi la squadra che, statistica alla mano, più è stata aggredita nella sua metà campo. Una probabile spiegazione di questo valore così basso, può essere quella che, essendo gli uomini di Diego Lopez gli ultimi in graduatoria (e quindi sulla carta i più “scarsi”), tutte le squadre avversarie tendono ad attaccarli alti per metterli in difficoltà. Eccezion fatta per il Parma, anche le altre due squadre che formano il quartetto di testa di questa speciale classifica non se la passano benissimo e occupano le zone basse della graduatoria punti, stiamo ovviamente parlando di Lecce (attualmente 18°) e Torino (15°).
Le squadre che invece sono state pressate meno sono la Juventus e l’Inter che fanno registrare un valore ben più alto rispetto alla media del campionato.
Osservando con attenzione questo grafico si può notare che, escluso un attimo il Sassuolo da questo discorso, le sette squadre che hanno un valore di PPDA Against più alto della media, sono esattamente le stesse compagini che occupano i primi sette posti in classifica. Insomma, volendo trarre una conclusione più o meno veritiera, possiamo dire che le squadre che, sulla carta, sono più forti, sono anche quelle che nel corso della stagione vengono pressate meno, probabilmente anche perché gli avversari preferiscono arretrare e organizzarsi in difesa, evitando quindi ogni sorta di pressing alto. Questa “tendenza”, come vedremo in altri contenuti di questo tipo, è tutto sommato confermata anche nelle altre top leghe europee.
Per giustificare invece la presenza del Sassuolo nella parte sottostante alla media, possiamo sicuramente tirare in ballo lo stile di gioco adottato dagli uomini di De Zerbi (sia chiaro, un ragionamento analogo può essere fatto anche per la Juventus di Sarri in primis o per l’Inter di Conte): i neroverdi infatti optano praticamente sempre per una costruzione dal basso ed effettuano tanto giro-palla basso proprio nel tentativo di attirare il pressing avversario per poi attaccare rapidamente in verticale.

COMPARAZIONE PPDA E PPDA AGAINST

Grafico comparativo tra PPDA e PPDA Against della SERIE A

Figura 3 – Clicca per ingrandire

Il terzo e ultimo diagramma che andiamo a proporre è sostanzialmente l’unione dei due precedenti: in azzurro sono rappresentati i valori di PPDA mentre in verde quelli di PPDA Against.

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