• 9 Marzo 2020

Analisi Tattica: Roma 2019/20

Analisi Tattica: Roma 2019/20

Analisi Tattica: Roma 2019/20 750 375 BTL | Behind The Line

ASSOCIAZIONE SPORTIVA ROMA

Partite visionate: Roma vs Lecce (4-0; 2-0 HT) & Cagliari vs Roma (3-4; 1-2 HT)
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SISTEMA DI GIOCO

  1. Base: La squadra giallorossa utilizza come sistema di gioco base l’1-4-2-3-1.
    La porta della magica, dopo l’addio di Allison due stagioni or sono e la cessione durante la scorsa estate dello svedese Olsen (che per la verità, non ha lasciato un grande ricordo della sua esperienza nella capitale a causa di qualche papera di troppo) quest’anno è difesa dal classe ’94 Pau Lopez, estremo difensore spagnolo nella scorsa stagione al Betis Siviglia. Il suo secondo è il veterano Antonio Mirante mentre il terzo portiere è l’italo-brasiliano Fuzato. La linea di difesa composta da quattro uomini, dopo aver visto la sua composizione variare diverse volte in questa stagione, anche a causa di qualche infortunio di troppo, sembra ora ormai consolidata (almeno per ¾). La coppia di difensori centrali è formata dall’ex Atalanta Gianluca Mancini (uno dei tanti volti nuovi arrivati nella capitale durante la maestosa campagna acquisti dell’ultima estate) e dall’esperto inglese Chris Smalling, accolto con un po’ di scetticismo ma ora pilastro inamovibile della retroguardia capitolina. Sulla corsia sinistra, il titolare (nonostante qualche piccolo screzio con l’allenatore Fonseca) resta il 34enne serbo Aleksandar Kolarov, terzino non più rapidissimo ma molto solido e sempre pericoloso sia sui calci di punizioni diretti sia sui tiri da fuori area. Sull’altro versante, a sorpresa la prima scelta attualmente è il rientrante dal prestito in Brasile, Bruno Peres, terzino dalle spiccate caratteristiche offensive che, complice anche qualche infortunio dei compagni, si è conquistato una maglia da titolare e la contemporanea fiducia del tecnico portoghese. Le alternative del pacchetto arretrato sono tante: come difensori centrali sono a disposizione in rosa l’italo-argentino Fazio (titolare inamovibile lo scorso anno), il brasiliano Juan Jesus e i due under 23 Cetin e Ibanez (utilizzati pochissimo fino a questo momento). I terzini di riserva sono invece Leonardo Spinazzola (titolare sulla carta ad inizio stagione ma fermato da ripetuti problemi fisici), Davide Zappacosta (out anche lui per rottura del legamento crociato) e Davide Santon, lanciano nella mischia diverse volte senza però mai convincere del tutto.
    Davanti alla difesa, la coppia di mediani è composta dall’azzurro Bryan Cristante e da un altro dei nuovi acquisti estivi, il francese ex Fiorentina Jordan Veretout. Le alternative in mediana sono costituite dal classe ’97 proveniente dal Napoli, Amadou Diawara e dal giovane spagnolo Gonzalo Villar, centrocampista arrivato a Roma nelle ultime ore del calciomercato invernale e che ha già dimostrato le sue qualità.
    Il reparto offensivo vede la presenza di calciatori dotati di grandi qualità individuali e duttilità. Attualmente, i tre titolari alle spalle della punta centrale Edin Dzeko, sono sulla corsia destra il talentuosissimo 22enne turco Cengiz Under, su quella mancina si alternano invece il classe ’99 Justin Kluivert e l’esperto armeno Henrikh Mkhitaryan (che può anche essere schierato al centro del terzetto), mentre la fascia centrale è occupata dal talento azzurro Lorenzo Pellegrini che ha avanzato la sua posizione naturale per sopperire alle tante assenze (su tutte quelle dell’altro grande talento italiano Nicolò Zaniolo, out fino a fine stagione per la rottura del crociato) ma che ben sta facendo in questa nuova veste da trequartista. Le alternative in panchina non mancano: oltre all’infortunato Pastore, in rosa sono disponibili infatti anche Diego Perotti, Carles Perez, giovane talento del Barcellona arrivato in casa giallorossa durante la sessione invernale di calciomercato e Nikola Kalinic, attaccante centrale di esperienza e che ha già giocato nel nostro campionato con le maglie di Fiorentina e Milan.
  2. In fase di possesso: In questa fase, gli uomini di Paulo Fonseca si dispongono in due modi diversi (ma neanche troppo) a seconda della posizione del pallone o della fase di costruzione della manovra d’attacco. Quando la sfera è nella metà campo difensiva e/o nei pressi del centrocampo, lo schieramento adottato è il
    1-3-2-4-1 con la linea più arretrata composta da i due DC e da un mediano che si abbassa e allarga accanto a questi (vedi la sezione “fase di possesso” per dettagli), davanti a loro si posizionano l’altro mediano e il trequartista centrale che arretra la sua posizione, mentre dietro la punta avanzata troviamo sulle corsie i due terzini che si sono spinti in avanti e all’interno i due esterni d’attacco che si sono stretti verso il centro del campo per liberare lo spazio sulle corsie proprio ai due terzini. Successivamente, quando la sfera ha avanzato la sua posizione o la prima fase di sviluppo è stata completata, la squadra varia leggermente il suo schieramento disponendosi con il 1-3/1-5-1: in questo caso, l’unica variazione dal primo sistema è la posizione del trequartista che non si abbassa ma resta avanzato e posizionato in mezzo ai due esterni d’attacco.
  3. In fase di non possesso: Anche in questa fase, le disposizioni variano in base a dove si trova la sfera. Quando gli avversari stanno giocando il pallone nei pressi della propria area, la squadra di Fonesca si dispone con il suo 1-4-2-3-1 di base, andando a disturbare la costruzione solamente quando questa si sposta sul lato. Successivamente, quando la palla rotola nella zona centrale del campo, i giallorossi mutano il loro schieramento in un 1-4-4-1-1, con i due esterni d’attacco che si abbassano a livello dei due mediani e il trequartista che si dispone dietro la punta avanzata, disturbando con quest’ultimo (neanche con troppa convinzione volendo essere onesti) la costruzione avversaria quando questa viene svolta nella fascia centrale del terreno di gioco. L’ultimo schieramento che si registra è il 1-4-5/1, disposizione tenuta dalla squadra capitolina quando il pallone si trova nei pressi della porta difesa da Pau Lopez. In questo caso, il trequartista si abbassa in mezzo ai mediani e partecipa attivamente alla manovra difensiva dalla quale resta escluso solamente l’attaccante centrale che invece rimane più alto.

INTRO

L’ Associazione Sportiva Roma, nell’estate del 2019 ha deciso di voltare totalmente pagina e provare ad aprire un nuovo ciclo. Via quindi Claudio Ranieri (subentrato all’esonerato Eusebio di Francesco) e dentro un tecnico giovane e dalle spiccate qualità come Paulo Fonseca. Anche a livello di rosa sono state apportate numerose modifiche: hanno lasciato la capitale infatti giocatori come Manolas, Nzonzi, Olsen e soprattutto il capitano Daniele De Rossi (nella sessione di calciomercato invernale ha poi lasciato la squadra capitolina anche colui che aveva ereditato i gradi di capitano, il terzino azzurro Alessandro Florenzi). A sostituirli, tra i tanti, oltre ai più esperti Smalling e Mkhitaryan, sono arrivati in casa giallorossa calciatori giovani e di prospettiva come Gianluca Mancini, Leonardo Spinazzola, l’estremo difensore spagnolo Pau Lopez, il mediano Diawara e il centrocampista tuttofare Jordan Veretout.
Nonostante qualche periodo di appannamento (soprattutto tra gennaio e febbraio), la squadra del neo-Presidente Friedkin occupa ora il quinto posto in classifica con 45 punti, (frutto di 13V, 6P e 7S) e ha messo nel mirino la zona Champions League che dista solamente tre lunghezze (anche se l’Atalanta ha una gara in meno).
La produzione offensiva, oltre a un gioco tutto sommato positivo e a tratti spumeggiante, è sicuramente la nota più lieta fino a questo momento: sono infatti ben 51 le reti messe a segno in 26 uscite, risultato che vale attualmente il terzo posto nella speciale classifica dei “migliori attacchi” della Serie A. La solidità difensiva invece è per ora il tallone d’Achille degli uomini di Fonseca che hanno già incassato 35 marcature, un numero leggermente troppo elevato per una squadra che vuole lottare per i primissimi posti della graduatoria.

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