• 17 Marzo 2020

Analisi Tattica: Cavese 2019/20

Analisi Tattica: Cavese 2019/20

Analisi Tattica: Cavese 2019/20 750 375 Domenico Scognamiglio

CAVESE 1919

Partite visionate: Cavese vs Bari (1-1; 0-1 HT), Cavese vs Rende (2-1; 1-1 HT)
& Casertana vs Cavese (2-0; 0-0 HT)
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SISTEMA DI GIOCO

  1. Base: La squadra blufoncè, dopo l’arrivo in panchina di Salvatore Campilongo (subentrato a Francesco Moriero dopo quattro giornate), utilizza come sistema di gioco base l’1-4-4-1-1 (anche se, per la cronaca, nell’ultima gara giocata contro il Potenza prima della sospensione forzata del campionato a causa del coronavirus, i metelliani si sono schierati con un 1-3-4-3, sistema mai adoperato prima nel corso della stagione).
    Tra i pali, il titolare è il classe ’00 Luca Bisogno mentre il suo secondo è l’altro classe ’00 (a disposizione in rosa sono ben otto i giocatori nati nel 2000 mentre quattro sono nati nel 2001) D’Andrea, giovane portiere proveniente dalla Fidelis Andria e che fino a questo momento, ha messo insieme cinque presenze. A completare il pacchetto di estremi difensori ci sono il 21enne Matteo Kucich (out per tutta la stagione a causa della rottura del legamento crociato) e l’italo-albanese Abibi (mai utilizzato fino a questo momento).
    La linea difesa formata da quattro uomini, vede come centrali una coppia che si è ormai consolidata nelle ultime gare, cioè quella formata dal veterano Lino Marzorati e dal classe ’00, Manuel Marzupio, giovanissimo difensore che ben sta figurando e che si è conquistato una maglia da titolare anche grazie all’infortunio di Gabriele Rocchi.
    Ai loro lati, si dispongono come terzini Emmanuele Matino sulla corsia destra, calciatore molto duttile proveniente dal Parma e che può anche giocare come difensore centrale, mentre sul versante mancino troviamo Niccolò Ricchi, terzino 19enne scuola Empoli.
    Oltre al già citato Rocchi (difensore centrale classe ’96), le alternative in difesa a disposizione di Mister Campilongo sono tutte molto giovani e “di corsia”: completano il pacchetto difensivo infatti, i terzini Vincenzo Polito, che può giocare su entrambe le fasce, Galfano, Barba e Badan. A questi si potrebbe aggiungere anche Riccardo Spaltro, altro giocatore classe ’00 che nasce come terzino destro (può giocare però anche a sinistra) ma che ormai occupa stabilmente il ruolo di quarto di destra a centrocampo. La linea mediana, oltre a Spaltro, vede la presenza sul versante mancino di Andrea Russotto, calciatore che ha anche militato in passato tra le fila di Napoli e Treviso e che risulta essere uno dei più talentuosi (se non il più talentuoso) in rosa, nonché uno degli uomini più pericolosi in zona offensiva e in contropiede. Le sue caratteristiche gli permettono di giocare con efficacia sia come esterno di centrocampo sia come seconda punta).
    I due centrocampisti centrali titolari invece sono attualmente Marco Castagna e Danilo Bulevardi, con quest’ultimo però in continuo e costante ballottaggio con Antonio Matera e con il veterano Francesco Favasuli (out nelle ultime giornate per infortunio ma ora completamente recuperato). Le possibilità in zona mediana non si limitano a queste: esclusi gli infortunati di lungo corso Lulli e Addessi infatti, in rosa figurano anche il classe ’00 Nunziante (già ventitré presenze per lui fino a questo momento), la bandiera blufoncè Claudio de Rosa, lo spagnolo Miguel Sainz Maza (giocatore di grande talento che può giocare sia da quarto di centrocampo a sinistra che da seconda punta) e il classe ’01 Alessandro de Luca, ragazzo dotato di una grande gamba e che si è già messo in mostra negli scampoli di partita che il tecnico napoletano gli ha concesso fino a questo momento. Aggregati in prima squadra ma per ora mai utilizzati, ci sono anche i giovanissimi Mirante e Di Fazio.
    In attacco, il punto di riferimento principale è sicuramente l’ex Pordenone Domenico Germinale, attaccante 32enne che nelle ventiquattro presenze messe insieme in questa stagione è andato in gol sei volte. Dietro di lui, oltre ai già citati Russotto e Sainz Maza, si possono alternare anche due veterani: il classe ’87 Christian Cesaretti (che può anche giocare da prima punta) o l’altrettanto esperto Nunzio Di Roberto, calciatore proveniente dalla Juve Stabia e che può giocare anche da esterno di centrocampo. Completano il pacchetto di calciatori offensivi il giovane italo-argentino Valentino Cernaz e i due giovanissimi Ofori e Chiacchio, mai chiamati in causa fino a questo momento.
    Come visto, la rosa dei metelliani è zeppa di giocatori giovani ma soprattutto molto duttili, per questo motivo oseremo definire la squadra del presidente Santoriello come camaleontica. Mister Campilongo infatti, a gara in corso e operando le dovute sostituzioni (ricordiamo che in Serie C si possono effettuare un massimo di cinque cambi in tre momenti del match), può decidere di cambiare più volte il sistema di gioco, adattandosi agli avversari e alla situazione di punteggio o di tempo restante: non a caso, si sono osservati come sistemi di gioco di base
    anche l’1-5-3-2, utilizzato nelle ultimissime fasi di gioco quando i blufoncè volevano difendere il risultato; l’ 1-4-3-3 con l’aggiunta di un centrocampista centrale in più è l’avanzamento dei due esterni di centrocampo sulla stessa linea della punta centrale; o ancora l’1-4-2-3-1 o l’ 1-4-2-4 messo in campo nei finali di partita in caso di risultato a sfavore. In ogni caso, a prescindere dallo schieramento adottato, la filosofia di gioco resta grosso modo inalterata. Inoltre, la suddetta duttilità permette ai vari calciatori di scambiarsi la posizione durante lo svolgimento della gara al fine di non dare punti di riferimento agli avversari.
  2. In fase di possesso: In questo frangente, il primo sistema osservato è l’1-2/4-4 con i due difensori centrali bloccati dietro ed esclusi dalla manovra offensiva, i due terzini avanzati sulla linea dei centrocampisti centrali e pronti a spingersi in avanti, punta e seconda punta in linea (o comunque molto vicine con la seconda punta leggermente più indietro rispetto al compagno di reparto) con ai loro lati i due quarti di centrocampo che hanno spinto in avanti. L’altro schieramento adottato è l’1-3/3-4 che differisce dal primo sostanzialmente solo per la posizione tenuta da uno dei terzini: in questo secondo sistema infatti, il terzino lontano dal pallone resterà indietro accanto ai difensori centrali, risultando quindi fuori dalla costruzione del gioco d’attacco.
  3. In fase di non possesso: Quando gli aquilotti non sono in controllo della sfera, il loro sistema di gioco varia a seconda della posizione del pallone: quando la palla è nella trequarti offensiva o nei pressi del centrocampo infatti, gli uomini di Campilongo si dispongono con l’1-4-4-1-1[1], con i due giocatori più avanzati che si limitano a una, neanche troppo convinta (soprattutto contro avversari sulla carta più quotati), azione di disturbo in zona centrale. Quando poi la sfera rotola nei pressi della trequarti difensiva o dell’area di rigore metelliana, la squadra del presidente Santoriello si schiera con un 1-5-3/1/1 con uno dei quarti di centrocampo (solitamente quello destro) che si abbassa e allunga la linea difensiva disponendosi accanto al terzino o al posto di questo in caso di uscita in marcatura (per i dettagli vedi la successiva sezione “FASE DI NON POSSESSO”).
    In caso di risultato positivo da difendere negli ultimi minuti di gara, la squadra blufoncè può anche disporsi con
    l’1-5-4/1 con la sola punta avanzata che resta esclusa dai compiti difensivi, mentre la seconda punta si abbassa a livello dei centrocampisti e da una mano in zona centrale. Infine, molto raramente si è anche osservata una linea arretrata composta da sei uomini, frutto di un perfetto e contemporaneo arretramento e allineamento dei due quarti di centrocampo.

INTRO

La Cavese 1919 del presidente Santoriello, da ormai due stagioni ha abbracciato la linea verde, decidendo di puntare fortemente sui giovani sia in ambito prima squadra che per quanto riguarda il settore giovanile (i blufoncè partecipano praticamente a tutti i campionati nazionali e regionali giovanili e investono tantissimo in termini di scouting, andando a ricercare i campioni di domani in tutta Italia). Quest’anno, gli under schierati in campo in ogni gara della prima squadra sono stati sempre almeno cinque, fattore che vale agli aquilotti l’attuale primo posto assoluto nella speciale classifica del minutaggio dei giovani.
La stagione 19/20 è iniziata con Francesco Moriero alla guida della prima squadra: l’ex centrocampista dell’Inter però non ha raggiunto i risultati sperati e dopo appena quattro giornate è stato sostituito da Salvatore Campilongo.
La Cavese, al momento della stesura di questo report, occupa la 14esima posizione in classifica con 38 punti (derivanti da 9V, 11P e 10S), a -2 dall’ultimo posto utile per disputare i playoff (sfumati per un soffio la scorsa stagione) e con 6 punti di vantaggio sulla zona playout.
Numeri alla mano, il tallone d’Achille della compagine campana è sicuramente la produzione offensiva: i metelliani infatti, nelle 30 gare disputate, hanno realizzato solamente 24 reti (solo Rende e Bisceglie ne hanno segnati di meno). Il rendimento difensivo è tutto sommato accettabile con 36 gol incassati, valore decisamente in linea con quelli delle squadre che occupano posizioni ben più alte in classifica (sostanzialmente solo le prime quattro ne hanno incassati molti di meno).

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[1] Questo si verifica anche quando usano un altro schieramento di base che prevede la difesa a quattro. L’unica eccezione si registra quando sono disposti in partenza con l’1-4-2-3-1 che muta, in FDNP, in un 1-4-3-1-2 con il trequartista che si dispone dietro la punta e l’esterno d’attacco che, stringendo la sua posizione, ha affiancato l’attaccante

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