• 27 Novembre 2019

Analisi Tattica: Liverpool 2019/20

Analisi Tattica: Liverpool 2019/20

Analisi Tattica: Liverpool 2019/20 750 375 BTL | Behind The Line

FASE DI POSSESSO

Dinamismo, movimento senza palla, attacco della profondità, terzini come ali. Sono queste le parole e le espressioni che possiamo utilizzare per riassumere il gioco espresso in fase di possesso da Salah e compagnia.
Scendiamo nel dettaglio e partiamo dalla costruzione dal basso. Come si può vedere anche dalla lavagna tattica che segue, quando la squadra di Klopp decide di costruire la propria manovra offensiva partendo Allison (che risulta molto bravo nel gioco con i piedi), crea un rombo basso che prevede, oltre al portiere stesso, i due difensori centrali molto aperti e Fabinho (o talvolta uno degli interni di centrocampo) che si abbassa per ricevere la sfera e funge da vertice alto.Lo scopo principale della costruzione di gioco dei reds è il portare quanto prima la palla sul lato e quindi coinvolgere nell’azione i due terzini che, sin dalle prime battute della costruzione, si portano larghi e in zona più avanzata (volendo essere più precisi, si dispongono sulla stessa linea dei due interni di centrocampo o tra questi ultimi e il mediano), pronti a ricevere il pallone e proseguire la manovra.
Una volta ricevuta la sfera, il terzino ha tre principali alternative:

  • Verticalizzazione diretta verso uno degli esterni d’attacco che si muove in profondità (anche quello sul lato opposto quindi “verticalizzazione incrociata”). In questo caso se l’ala riceve la palla, quasi sempre tenderà a puntare dritto per dritto verso la porta;
  • Uscita forte palla al piede, quindi attaccare direttamente sulla corsia con una sortita individuale che può perdurare fino al limite dell’area avversaria o chiudersi addirittura con una conclusione diretta in porta del terzino;
  • Giropalla con i difensori centrali e/o cambio di gioco verso l’altro terzino con conseguente spostamento del fronte d’attacco sul lato opposto (ovviamente il terzino che riceve il cambio di gioco può a sua volta attaccare direttamente, verticalizzare o ridare palla dietro ai difensori e/o ribaltare ancora una volta il gioco).

Parallelamente, le due ali d’attacco si portano verso la zona centrale del fronte d’attacco per far spazio proprio agli stessi terzini o a uno degli interni di centrocampo che si sta inserendo, mentre la punta centrale si abbassa tantissimo, sia per liberare la corsia centrale sia per offrire una possibilità di scarico in più al portatore di palla (vedi lavagna tattica che segue).Precisiamo che se la palla torna ai difensori centrali, perché magari non c’è possibilità di espletare una delle alternative proposte dai terzini, la squadra allora procede al lancio lungo e quindi alla costruzione diretta: non è raro infatti, vedere Van Dijk verticalizzare il gioco in avanti alla ricerca di uno degli esterni d’attacco che prova ad attaccare la profondità o magari dello stesso terzino che nel frattempo ha preso campo e si è portato più avanti. Questo si registra soprattutto contro squadre molto chiuse e che non portano pressione alta.
Tornando al caso in cui non sia avvenuto un lancio lungo in avanti da parte del difensore centrale e che quindi la squadra stia continuando nel suo tentativo di costruzione dal basso, lo sviluppo della manovra prosegue sulla falsa riga della costruzione in quanto, anche in questo caso, vengono molto coinvolti i due terzini che accompagnano sempre l’azione.
Viene costantemente ricercata infatti, la superiorità sul lato per poter poi applicare la principale idea in fase di finalizzazione dell’azione, cioè il cross/traversone verso il cuore dell’area di rigore, alla ricerca di uno dei 4/5 giocatori che occupano l’ultima porzione di campo. A mettere il pallone in mezzo quindi ci pensano, con ottimi risultati grazie alle loro grandi abilità, Alexander-Arnold e Robertson, con il primo che mediamente conta molti più tentativi del compagno di reparto (segno che quindi il gioco si sviluppa molto di più sulla sua corsia). Va specificato che se per qualche motivo il terzino non ha spinto, al cross ci andrà uno degli interni di centrocampo che nel frattempo avrà occupato proprio la posizione che solitamente occupa il terzino in zona offensiva: questa azione è fatta principalmente da Henderson (quindi vien da sé il fatto che quando avviene questo, Alexander-Arnold è rimasto più basso).
Come si può anche osservare dai grafici che seguono, la maggior parte dei tiri effettuati dai giocatori inglesi sono scagliati dall’interno dell’area di rigore, molti dei quali eseguiti proprio dopo aver ricevuto il pallone proveniente dalle corsie laterali (33 dei 40 gol realizzati in questa stagione tra campionato e UEFA Champions League sono stati segnati da dentro l’area).
La superiorità sul lato, oltre che con il terzino che si porta in zona offensiva, può anche essere ottenuta grazie alla punta centrale che, oltre ad abbassarsi, tende anche a svariare tantissimo su tutto il fronte offensivo, non disdegnando anche il giocare sulle corsie accanto all’ala.
Quando invece il gioco si sviluppa per vie centrali, soprattutto a ridosso dell’area di rigore avversaria, l’idea in fase di finalizzazione è rappresentata dagli 1vs1 e dagli scambi veloci effettuati nel tentativo di superare la difesa ed entrare con il pallone in area di rigore (grande attenzione a Salah e Firmino in questo caso). Se questo tentativo di sfondamento per via centrale fallisce, il gioco viene spostato sulle fasce e procede con il solito cross/traversone in mezzo.
Il tiro dalla distanza è una soluzione poco gettonata dai reds che provano a far male con conclusioni da fuori solamente al termine di qualche sortita individuale (ad esempio quelle dei terzini) o quando dopo il cross/traversone, la palla schizza al limite dell’area e c’è spazio per andare alla conclusione (solitamente c’è sempre un uomo in quella zona [Wijnaldum, Fabinho o Henderson i principali indiziati] pronto a raccogliere questo tipo di pallone e tentare il tiro).
Il gioco offensivo del Liverpool fa della velocità, della rapidità e del ritmo alto il suo punto di forza: a conferma di questo, oltre alla celerità con cui gli uomini di Klopp eseguono quanto scritto sopra, si evidenzia anche il fatto che le rimesse in gioco, soprattutto quelle effettuate dal portiere, vengono battute velocemente, con l’estremo difensore che o lancia lungo con i piedi verso l’ala che sta attaccando la profondità o rimette in gioco la sfera con le mani in direzione del terzino (o anche dell’esterno che si era portato basso per difendere) che riceve e scatta in avanti palla al piede, cercando quindi di prendere in contropiede la squadra avversaria.
Nota: se in casa il ritmo di gioco risulta indiavolato, in trasferta e/o contro squadre molto chiuse, la velocità di esecuzione si abbassa notevolmente e sembrano fare più fatica nella costruzione del gioco. Da precisare comunque che i principi di gioco vengono comunque rispettati, quindi la squadra cerca in ogni caso di spostare il gioco sul lato e cercare la profondità, creando quest’ultima anche con i tanti movimenti senza palla.
Durante tutta la fase di possesso, si registra una grande rotazione da parte dei centrocampisti che si scambiano continuamente la posizione. Rotazione effettuata in diverse occasioni anche dagli uomini che compongono il tridente d’attacco.
Alla fase offensiva partecipano sempre nove uomini. Gli unici esclusi da questa e che quindi restano bassi in marcatura preventiva, sono i due difensori centrali. Da sottolineare però che i due DC sono quasi sempre a ridosso del centrocampo e quindi, oltre che fare marcatura preventiva, sono anche pronti a ricevere palla qualora questa venga appoggiata dietro e far poi ripartire l’azione.

TRANSIZIONE POSITIVA E SMARCAMENTO PREVENTIVO

Quando Firmino e compagni rubano palla, la scelta è sostanzialmente sempre la stessa: contropiede immediato.
Come detto infatti, la squadra di Klopp punta sempre sulla velocità e sulla rapidità quando ha il pallone: pertanto, una volta recuperato il possesso, o il portatore di palla parte palla al piede o tenta la verticalizzazione immediata verso una delle ali che sta attaccando la profondità (Salah è un maestro in questo quindi bisogna fare molta attenzione a lui in queste occasioni).
Se non c’è la possibilità di esplorare il contropiede, allora i reds consolidano il possesso e organizzano il loro attacco (questo ad esempio succede quando la squadra avversaria riesce a chiudere subito ogni spazio o attacca con pochissimi uomini scegliendo di restare compatta e chiusa in difesa).

    error: